Uffizi, la raccolta di marmi romani si arricchisce di due sculture femminili
Il museo fiorentino ha acquistato all’asta da Pandolfini a Firenze, due statue di epoca romana e due epigrafi anch'esse romane FIRENZE - Nuove acquisizione per le Gallerie degli Uffizi. La vasta raccolta di oltre milleduecento marmi romani del museo fiorentino si arricchisce, infatti, di due sculture femminili di epoca romana e di due epigrafi anch'esse romane. Le opere sono state acquistate nell'ambito di una recente asta di Pandolfini a Firenze. La prima scultura è a grandezza naturale ed è databile alla prima metà del I secolo d.C. L’opera raffigura una donna abbigliata con una veste rituale, forse un capo sfoggiato dalle novelle spose, che trova i suoi confronti più convincenti nei rilievi dell'Ara Pacis, caposaldo della cultura augustea. L’altra scultura è un busto con una testa femminile dalla complessa acconciatura, che riproduce la singolare tipologia di pettinatura in voga fra l'età traianea e l'inizio di quella adrianea (110-130 d.C.). Le due epigrafi, di grande interesse documentario, provengono rispettivamente dall'area di Tivoli e dalla tiburtina. La prima ricorda Marco Aveieno, un coactor argentarius, cioè un esattore delle aste pubbliche vissuto nel I secolo d.C., la seconda è invece un inedito frammento appartenente ad un'epigrafe monumentale che, probabilmente, accoglieva una dedica imperiale. "L'acquisto - spiega il direttore Eike Schmidt - testimonia nel modo più evidente il rinnovato interesse per la collezione di marmi antichi delle Gallerie degli Uffizi, storicamente il vero cuore del museo che, per qualità e numero delle opere, vanta pochi confronti in Italia e all'estero Questa incredibile raccolta, ricca di oltre un migliaio di statue, si deve interamente al collezionismo mediceo e lorenese che, per secoli, acquistò sistematicamente sul mercato le più belle opere marmoree restituite dal terreno. Queste ultime acquisizioni, dunque, rientrano pienamente in quella che, per secoli, è stata la politica culturale predominante nella formazione delle raccolte della Galleria". Fabrizio Paolucci, curatore dell'arte classica degli Uffizi, aggiunge: "Le opere tutte provenienti da antiche collezioni, non solo rispecchiano perfettamente la natura dei marmi già presenti in museo, ma presentano anche una qualità formale e un interesse storico che le rendono pienamente degne di figurare fra i migliori marmi già esposti”. ...